Il giorno che Edwige pianse

  • Di cosa potrà mai parlare un film del 1973 che si chiama Anna, quel particolare piacere e che è interpretato dalla conturbante Edwige Fenech? Bravi, avete appena dato la risposta sbagliata. Questa pellicola di Giuliano Carnimeo è infatti un melodrammone alla Raffaello Matarazzo, con Edwige che rifà il verso a Yvonne Sanson, solo più sfigata. Costretta a prostituirsi da un Corrado Pani senza scrupoli, Edwige si innamora ricambiata di un dottore (John Richardson) che ha appena salvato la vita del suo figlioletto. Ma i fantasmi del passato continuano a tormentare la donna perduta, la cui felicità è preclusa per sempre dai morsi cazzimmosi del Destino. Bimbetti in lacrime, dialoghi da fotoromanzo, suore che spuntano minacciose in troppe sequenze, una doppia morte finale catartico-ricattatoria e una Edwige che si spoglia pochissimo, non solo rispetto allo standard dei suoi film ma rispetto allo standard di qualsiasi film italiano degli anni 70.

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    29 Febbraio 2008

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  • Eraserhead il 29-02-2008 alle 17:19

    Kuros, per bilanciare metti on line la scena de "Lo strano vizio della signora wardh" in cui la Fenech si fa montare in mezzo al fango! 😉

  • Gennaro 48 il 29-02-2008 alle 18:52

    Ciro,fa il bravo, e non farci vedere Edwige che lo prende a quel posto in questo modo osceno.

  • Romilda Snob il 29-02-2008 alle 21:19

    Sarà commosso Mastella.

  • verde natura il 01-03-2008 alle 00:15

    Mica male questo film,però,dato il titolo,sai che bidone all'epoca per i segaioli?

  • Calvino il 01-03-2008 alle 00:54

    Neanche con una castissima Edwige ti sbannano?

  • Nicola Andrucci il 03-03-2008 alle 19:55

    che bella donna che è la Fenech!