Bat Pussy contro l’impotenza

Qualcuno l’ha definito “il peggiore film pornografico di tutti i tempi“, qualcun altro crede che non sia nemmeno un film. Eppure questo sublime Bat Pussy (1973) esiste davvero, e fa saltare qualsiasi parametro estetico. Se l’idea di dedicare un film a una pornosuperoina è di sicuro intrigante, l’esecuzione del progetto lascia stupefatti. Due parole sul prologo, con il proprietario del Dragon Art Theatre (malfamato cinema a luci rosse della New York degli anni 70) che intima agli spettatori di non comprare il biglietto se il film dovesse scandalizzarli. Non si capisce l’utilità di tale avvertimento, essendo il messaggio rivolto agli spettatori che hanno già pagato il biglietto. Poi comincia il film, che dura cinquanta minuti scarsi. Per la prima mezz’ora si vede una coppia di mezza età, dall’aspetto tutt’altro che gradevole, che non riesce a fare l’amore. I due coniugi hanno un pacchianissimo accento texano, provano senza alcun successo ogni variante kamasutrica e, delusi e amareggiati, si rinfacciano acidità tipo “Your pussy is the worst of the world“. Immaginiamo la felicità del pubblico del Dragon Art Theatre, che in un film hard tutto potevano cercare meno che la frustrazione. Nel frattempo Bat Pussy, rintanata nel suo miserrimo nascondiglio (notare il cartello scritto con un pennarellaccio), apprende dei problemi sessuali della coppia, indossa il costume e raggiunge i due poveretti cavalcando un pallone rimbalzante. Spettacolare il viaggio della supereroina del sesso in una desolata periferia statunitense, che secondo gli sceneggiatori (?) dovrebbe essere la vera Gotham City. L’ultimo quarto d’ora del film mostra una svogliatissima scena di sesso a tre, che riaccende la passione tra i due bifolchi. Cosa avranno pensato quelli della DC Comics?

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