Il folk elitario di Roberto Stallone
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Graditissimo ritorno di Roberto Stallone, stilnovistico cantore dei culi delle lavandaie, lucido narratore di un inferno matrimoniale alla Strindberg, emulo della pucciniana Madama Butterfly. Stallone è anche padre di Zuccherino, talentuoso neomelodico coinvolto in una torbida vicenda giudiziaria alla quale non vogliamo nè dobbiamo credere. Da attento conoscitore del folk e della musica popolare (altro che David Byrne!) Stallone si cimenta stavolta con l’alligalli, che grazie alla puntigliosità filologica dell’artista si trasforma in ally gally. Non mancano coltissimi riferimenti a filastrocche che farebbero la gioia di qualsiasi antropologo, dal “Caruso zelluso miett ‘a capa int’o pertuso” al “Piripicchio e piripacchio vanno ‘a scola e fanno ‘nguacchio“. L’ascoltatore distratto, il cui orecchio è ormai viziato dalle facili dodecafonie schoenberghiane e dai puerili ammiccamenti di Messiaen al gamelan indonesiano, forse non sarà in grado di cogliere tutte le sfumature presenti nel brano. Peggio per lui.
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Oggi l'ho visto a Stallone,con la sua Bertone X1/9 gialla e l'alopecia sempre più incessante.Stallone,dopo la Paganese,sei l'orgoglio di Pagani!
La biondazza si vedeva spesso nei giri delle vecchie, gloriose t.v.private.
Lo Stallncino era piccolo come un salamino.
Sembra una rivisitazione pseudo-neomelodica dell'Alli Galli.E ho detto tutto…
La cultura popolare, i detti e i proverbi di una volta rinascono in maniera giocosa grazia e Roberto Stallone,ecco il folk che riprnedere le ballate e le tradizioni popolari… come quello di pete seeger,woody guthrie, leadbelly e brownie mcgee….immenso.
Jacksilver, a questo punto l'analogia tra Zuccherino e Arlo Guthrie diviene evidente (anche Arlo, nel 1969, si fece qualche mese di galera).
La biondazza con la scarola riccia in testa fornisce una non disprezzabile versione dell'Ally Gally cantato secondo il modo tradizionale "a fronna di limone"!