E’ assodato che la cinematografia più trash al mondo sia quella turca, che il genere cinematografico più trash al mondo sia il porno e che il decennio più trash della storia del cinema siano gli anni settanta. Come si fa allora a non amare Zerrin Egeliler, la più celebre pornostar turca degli anni settanta? Un’attrice meravigliosa ed estremamente versatile, sia dal punto di vista kamasutrico che da quello recitativo: si dà infatti il caso che il porno turco d’epoca non si esaurisca in una monotona sequenza di amplessi, ma che si contamini con mille altri generi, dal melodramma alla commedia, dal poliziesco all’avventuroso. E Zerrin Egeliler la trovi praticamente in ogni hard di Istanbul, ora donna del bandito ora camerierina provocante, ora casalinga insoddisfatta ora vergine stuprata. La clip che vi mostriamo è tratta da Capkinlar kirali, film di incerta datazione diretto da tale Yavuz Figenli. Il coso che affianca la bella Zerrin risponde al nome di Aydemir Akbas. Per questioni di integrità morale non possiamo mostrarvi la scena a luci rosse tra la i due. Ma giuriamo che c’è. E noi l’abbiamo vista. E la nostra vita non è più la stessa.
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Non è possibile. Come fa a trastullarsi con uno spastico del genere? Somiglia perfino a La Russa.
Il cinema turco è all'avanguardia sotto il profilo dell'estetica femminile. Si pensi, invece, ai nostri anni settanta: dalle anoressiche con i calzini viola, alle pluriossigenate con venticinque centimetri di cotonatura; dalle tossiche di trastevere con l'alitosi esitenziale, alle Cozze; punto
Calvino, se ti riferisci ai film di Polselli va bene. Ma dove metti le Fenech, le Carati e le Gloriaguida?
Zerrin Egeliler è proprio una bella figliuola, ma lo scorfano che si porta appresso da quale discarica di Istanbul lo hanno acchiappato?
Kuros, l'"avanguardia" non la riferivo all'universo delle bonazze turche, ma alla generosità che sottende la scelta delle protagoniste femminili nel cinema turco. In un film turco trash degli anni settanta, il livello medio della gnocca è da Lilli Carati. L'atmosfera, però, è analoga a quella di un film di Polselli. Quindi sulla scelta delle bonazze il cinema turco eccede.La Fenech è algerina.
Tunisina.
Ti prego Kuros, cambia anche le nostre di vite: mostraci la scena hard!
Essù, mostraci le scene hard senza lo scimpanzè, prenditi cura delle nostre vite in giù.
E dove li mettiamo tutti quei fessi che si tuffano?
a quando una versione trashopolis, senza censure?