Svitatevi lu criapopulo

Dopo il successo del Decameron di Pasolini, il cinema italiano di serie zeta saccheggiò i classici della letteratura pruriginosa. Tra gli autori più gettonati, lo scandaloso Pietro Aretino, eletto a testimonial di commediacce come I giochi proibiti dell’Aretino Pietro, I racconti romani di Pietro L’Aretino, L’Aretino nei suoi ragionamenti sulle cortigiane le maritate e i cornuti contenti, E si salvò soltanto l’Aretino Pietro con una mano avanti e l’altra indietro. Sì, questi film esistono davvero, se non ci credete date uno sguardo all’IMDB. E poi c’è questo Le notti peccaminose di Pietro l’Aretino (Manlio Scarpelli, 1972), nel quale lo scrittore toscano c’azzecca ben poco, se si escludono i dialoghi iniziali di Adriana Asti sull’arte della puttaneria. In compenso c’è Salvatore Baccaro nella parte di un Satanasso. E c’è un prodigioso svitamento di criapopuli che non mancherà di alimentare il vostro complesso di castrazione.

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