Un credo assoluto dopo anni di giochi

  • Ci voleva solo il nostro Renato Polselli (l’indimenticato ideatore del somaro sodomizzante di Oscenità) per trasformare un mito come Dalida in una cosa degna di Trashopolis. Io ti amo, diretto nel 1968 dall’ottimo Antonio Margheriti e interpretato dalla cantante in coppia con Alberto Lupo, è l’adattamento cinematografico della leggenda metropolitana sulla love story con una donna morta una settimana prima. La geniale idea è proprio di Polselli, qui nelle vesti sia di sceneggiatore che di organizzatore generale del pastrocchio. Certo che nemmeno Alberto Lupo sembra scherzare nel ruolo di pittore tormentato che realizza croste degne della Squalo Comics. Il film, sublime esempio di kitsch oltre ogni limite, in Italia non si vede da una vita. In Francia invece ci impazziscono, convinti che basti un’overdose di canzonette e di colori laccati per eguagliare Les Parapluies de Cherbourg.

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    8 Dicembre 2008

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  • cuozzo fritto il 09-12-2008 alle 00:22

    Alberto Lupo: il fidanzato di tutte le nonne.

  • Anonymous il 09-12-2008 alle 00:29

    E' più morto lui che lei.

  • FRANCYxxx1980 il 09-12-2008 alle 14:59

    Alberto Lupo aveva una voce da punto G. Questo film è stranissimo. Sarà che io amo i flm un pò strani ma questo non mi fa schifo.E' una sorta di musicarello in chiave un po' sexy-soffuso

  • Calvino il 09-12-2008 alle 15:17

    Meraviglioso, lo scoglio di Rovigliano.

  • Romanticona il 09-12-2008 alle 20:34

    Lo dicevo ad Angelo dei Coccobelli.