Il Jukebox di Trashopolis – Aggressività repressa

Nuovo appuntamento con il Jukebox di Trashopolis, la rubrica dedicata al vintage neomelodico anni novanta. Dopo la consueta introduzione di Peppiniello è di scena Piero Cucco, in un tripudio di fumi degno dei Pink Floyd. Tocca poi a Gigi Finizio (Tu e nisciuno cchiù) che, prima di raggiungere la fama nazionale con Lo specchio dei pensieri e Voglio lei, si contorceva sulle teleprivate e cantava sdraiato sul pavimento di un soggiorno di Concetta Mobili. La rassegna prosegue con Pino Alfieri (Ma che m’hai fatto), che sfoggia un cellularone ingombrante quanto un walkie talkie e, folle di gelosia, travolge la bancarella del fratello di Zio Peppe. Si continua con Franco Cipriani (Chillo chi è) che promette di pestare il nuovo spasimante della sua ex, un odioso esibizionista che se la tira e se la mena perché “ha la carta di credito” e “ostenta il cellulare per tutto il vicolo“. Chiusura con l’immortale Tommy Riccio (Tre anne fa) che, in maniera molto signorile, rivela una relazione extraconiugale al marito della donna amata. Poiché non ci troviamo sulla Rive Gauche, la cosa finisce a spintoni e a limoni che rotolano sul selciato.

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