Per dove passa la rivoluzione?
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Dopo aver diretto l’hard Forza Italia, con Berlusconi interpretato dal molto più avvenente Franco Trentalance, il regista Silvio Bandinelli contamina ancora sesso e politica in questo Anni di piombo. Un pornazzo volutamente cupo e penitenziale, con colori lividi da Neuer Deutscher Film, inquadrature statiche e l’intento non celato di far trasfigurare le luci rosse nel cinema d’autore. Al centro della vicenda c’è una girandola di violenze e sopraffazioni, con gli sbirri che violentano le fidanzate degli extraparlamentari e gli estremisti di sinistra che per rappresaglia stuprano le mogli dei poliziotti. Come afferma infatti uno dei protagonisti parafrasando Aldo Nove, “La rivoluzione passa per la punta del cazzo“. Non riuscendo però a essere Fassbinder, Bandinelli nei dialoghi sembra ispirarsi agli sfottò e alle ripicche dei ragazzini di seconda media: “Mi hai rotto il cazzo con questi fanculo!“.
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La rivoluzione passa anche per il famosissimo buco: dopo che mangi il casatiello.
La rivoluzione passa per le cappelle.
Namo và.
Scusate, ma la frase parafrasata appartiene originariamente ad un filosofo italiano, Luciano Parinetto, insegnante di Filosofia Morale all'Università degli Studi di Milano. Fu lui che nel famosissimo libro (fuori catalogo) "Marx diverso perverso" concluse un complicato ragionamento che paragonava le fasi Freudiane all'eovoluzione rivoluzionaria del proletariato, con la seguente frase: "anche la rivoluzione del proletariato passa per il buco del culo". Io ho avuto l'onore e il piacere di essere un allievo del professore, filosofo, Luciano Parinetto.
@ FrancescoVerissimo: ho citato a memoria un articolo di Aldo Nove attribuendogli erroneamente una frase di Parinetto, che lui stesso citava in apertura. Ecco il pezzo che ha generato l'equivoco: http://www.gaynews.it/print.php?ID=32957
Complimenti dunque al nostro Gennaro 48, e al suo formidabile intuito. Adesso, c’è qualche utente( a parte me) che possa vantarsi di aver seguito diverse lezioni di Filosofia della Scienza, dove si sia parlato di”ovulazione” del proletariato?