I Coccobelli – Il ritorno di Armando

Pochi mesi dopo il successo di Armando, il cui ritornello “Papà, mi piace Armando” si era trasformato in autentico tormentone, i Coccobelli vollero dare un seguito alla loro canzone più famosa. Nacque così Armando 2, con l’effemminato Antonio (Giorgio Gallo) che confessava al Conte Rugazzo (Angelo Lanzieri) il proposito di cambiare sesso e di sposare il fidanzato. Come quasi tutti i seguiti, questo nuovo brano non ebbe lo stesso impatto virale sul pubblico; ciò non vuol dire che sia meno interessante del capitolo primo. Colpisce soprattutto la mentalità piccolo-borghese di Antonio, lontano dalla caricatura stereotipata dell’omosessuale e plagiato da un immaginario mediasettiano (Lorella Cuccarini, Davide Mengacci, la Standa, la Cucina Scavolini). Lo stesso papà di Armando sembra abbastanza tollerante verso la diversità del figlio, soprattutto se paragonato alla figura autorevole e severa tipica di tanto teatro napoletano. Non è un caso se il dittico di Armando divenne un cult tra i gay dotati di autoironia.

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