Tonino ‘O Scienziato all’Inferno – Parte 3 –

Terzo capitolo del leggendario monologo di Antonio Andreone, in arte Tonino ‘O Scienziato, presso la Solfatara di Pozzuoli. Accantonate le spiegazioni scientifiche del bradisismo del 1984, lo Scienziato passa all’invettiva politica, prendendo di mira avvocati, giudici, giornalisti, preti, politici e imprenditori. Una via di salvezza è rappresentata dalle donne chic che dividono il letto con tutti quei piecori e pepporicchioni muniti di danari: la femmina, concedendo o negando i piaceri del talamo, può infatti indurre il potente a più miti consigli. Dopo un breve accenno al Lago d’Averno, “matrice terrestre di tutti i vulcani“, Tonino illustra il proprio itinerarium mentis in Deum: “Invoco prima un santo, poi un altro santo, poi vado da Dio“. L’Onnipotente ha infatti donato all’Andreone “poteri terrestri” che gli consentono di far aprire a distanza tutti i rubinetti dei telespettatori (“Solo quelli dell’acqua calda, l’acqua fredda no“). Il tutto intervallato da immagini di ruspe abusive che spianano la solfatara.

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