Il pornodivo Franco Trentalance si dedica alla regia, manifestando un’insolita tendenza al predicozzo. In questo Moralità corrotta, nei pochi fotogrammi che intervallano le diverse ingroppate, l’autore non perde infatti l’occasione di lanciare i suoi strali contro la corruzione dilagante. Beccatevi pertanto questa galleria di nuovissimi mostri: l’impresario che elemosina favori per la sua amante da un operettistico manager polentone, il geometra che gongola perché sta per costruire un ecomostro, il cuozzo di borgata contrabbandato per procuratore sportivo sudamericano (Tony Montana!), il proprietario del bar che cerca di convincere la cameriera a concedersi al funzionario del fisco (“Guarda che riconoscenza, aò! Per un bocchino!“). Ma nulla eguaglia il dialogo finale tra i due ciociari prossimi allo sfratto, tutto incentrato sul tema “O la casa, o il culo“. Produce Silvio Bandinelli, già ospite di Trashopolis per il pornazzo su Berlusconi e per la sua personalissima rievocazione degli anni di piombo.
Il pornodivo Franco Trentalance si dedica alla regia, manifestando un’insolita tendenza al predicozzo. In questo Moralità corrotta, nei pochi fotogrammi che intervallano le diverse ingroppate, l’autore non perde infatti l’occasione di lanciare i suoi strali contro la corruzione dilagante. Beccatevi pertanto questa galleria di nuovissimi mostri: l’impresario che elemosina favori per la sua amante da un operettistico manager polentone, il geometra che gongola perché sta per costruire un ecomostro, il cuozzo di borgata contrabbandato per procuratore sportivo sudamericano (Tony Montana!), il proprietario del bar che cerca di convincere la cameriera a concedersi al funzionario del fisco (“Guarda che riconoscenza, aò! Per un bocchino!“). Ma nulla eguaglia il dialogo finale tra i due ciociari prossimi allo sfratto, tutto incentrato sul tema “O la casa, o il culo“. Produce Silvio Bandinelli, già ospite di Trashopolis per il pornazzo su Berlusconi e per la sua personalissima rievocazione degli anni di piombo.
Commenti
Sublime
"O lu culu o la casa" – che dilemma! ;D