Il Natale mozzarelloso di Pino Di Maio e compagni

Gli auguri ve li facciamo con una puntatona natalizia del 1999 di A pranzo con voi del nostro amico Pino Di Maio (visitate il suo sito!), sponsorizzata dallo ieratico mozzarellaro Tonino L’Avvocato (che per tutte le due ore di trasmissione resta  immobile sul fondo dello studio come il committente di certe pale d’altare cinquecentesche).  Al di là della performance beckettiana dell’avvocato, questa maratona vi offre l’occasione di contemplare un bel po’ di miti in azione: Tonino Apicella, stimato chansonnier napoletano che con una sventurata e forse non voluta eiaculazione mise al mondo l’orrido menestrello Mariano; il semisconosciuto Enzo Biondi, che in un contesto natalizio ha il coraggio di cantare Maledetto Carnevale ; l’esuberante Raffaella D’Amato, il cui papà gestiva un lido mappatella dalle parti di Pozzano; il compianto Peppino Brio, piccola leggenda musicale degli anni settanta; Franco Prisco (e chi è?);  l’arcinoto Mimmo Taurino, in bilico tra sceneggiate strappacore (La signora in nero) e goliardie post-squalloriane (‘A fella ‘e carne); Mena Steffen, che qualche anno fa ebbe il suo quarto d’ora di gloria duettando con Luciano Caldore;  Alessandro Conte, padre di quel baby-artista che cantò le immortali gesta di Maria ‘a Nciucessa;  l’affermato neomelodico Nando Mariano; e infine Laura Grey, nota ai cinefili più raffinati per una particina in Onore e Guapparia a fianco di Pino Mauro. Ma e il protagonista assoluto dello show (mozzarellaro a parte) è proprio Pino Di Maio, che fa gli onori di casa, canta, dirige, organizza, si sbatte e – per pura casualità – fa ossessivamente cadere la conversazione sulla bontà dei latticini di Tonino L’Avvocato.  Tra i momenti di maggiore culto segnaliamo l’interminabile spottone del mozzarellificio (dopo un’ora e un quarto di trasmissione) e la nenia tragico-natalizia eseguita in coppia da Conte e Taurino al novantesimo minuto. La trasmissione si interrompe bruscamente dopo due ore, forse perché Pino Di Maio aveva sforato con i tempi e la  VHS non bastava.

E adesso veniamo alle cose serie: gli auguri di Natale a chi ci segue sono una cosa talmente scontata che ci verrebbe voglia di non farli; d’altro canto non farvi gli auguri potrebbe sembrare una facile e scontata mossa anticonformista. In definitiva, decidete voi se ve li abbiamo fatti o meno.  Per quanto riguarda i video di Zio Peppe, eccovi la risposta: no, non abbiamo finito il materiale (ci sono ancora una sessantina di ore abbondanti di inediti e siamo in trattativa per reperire altre cassettine). Però è Natale anche per noi, dobbiamo comprare le vongole e giocare a Skyrim. Ci stiamo impigrendo.

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