Un altro grande ritorno su questi lidi. Zio Peppe Sorrentino, il venerabile deejay di Radio Jolly, incontra Kuros e Titti per discutere sull’impatto socio-culturale del 1968, l’anno della contestazione giovanile, del rock psichedelico e delle processioni degli studenti che non volevano fare un cazzo. Nulla sfugge all’analisi impietosa del vegliardo, che sui tumulti studenteschi la pensa più o meno come Pasolini quando criticava gli scontri a Valle Giulia. Diffidente nei confronti dei Rolling Stones (strunzi) e dei Beatles (bidoni), Don Peppe sembra invece abbracciare con decisione lo slogan “Make love not war“, specialmente quando rievoca il sessantanove con l’amata Maittella. Ai fotoritocchi, dopo una lunga pausa, il sempre inestimabile Mauro Nicastro!
Su Zio Peppe non ho nulla da ridire, è simpatico anche a me. Avrà senz’altro la pensione, quindi significa che nella sua gioventù ha lavorato. La stessa cosa non si può dire di altri personaggi che si rubano i domain name altrui per pidocchiarsi qualche euro…
Carissimo Ciro Ascione, io ti apprezzo molto, davvero, e ti ringrazio per l'icredibile lavoro di recupero e valorizzazione che fai, ma perchè non ci passi un po di zio peppe storico? Al posto tuo probabilmente pure io mi divertirei molto a fare le interviste a zio peppe, ma cosi mi sembra un po snaturato, per non dire proprio awwallariato, alla fine si tratta di doppi sensi abbastanza sempli, e tra tutti ivideo che hai passato delle tue interviste a zio peppe non ne riesco a ricordare uno in particolare, li ascolto, mi divertono pure la per la, ma non c'è l'anima genuina dei tempi d'oro. Questo non è avvevnuto ad esempio con gennaro, infatti sto apprezzando molto il lavoro che state facendo insieme tu e il veggente. Insomma vengo con questa mia a chiederti un po + di zio peppe classic, e sopratutto:
PERCHè CAZZO NON HAI ANCORA POSTATO LO SCONTRO FINALE TRA ZIO PEPPE E DON PASQUALE??
Caro nullaemai, sono perfettamente consapevole della mia inferiorità rispetto a spalle storiche di Zio Peppe come Don Pasquale e Don Mario. Però ti invito a dare un'occhiata alle statistiche del canale youtube di Zio Peppe. Ti accorgerai che le interviste che tirano di più sono proprio quelle contemporanee. Se voglio che il personaggio di Zio Peppe continui ad essere un fenomeno virale, devo insistere sulla contemporaneità. Aggiungiamo il fatto che spesso è difficile estrapolare dalle trasmissioni radiofoniche lo spezzone adatto da animare: molto spesso ci sono delle lungaggini eccessive, dei riferimenti incomprensibili a chi non è un jollysta storico eccetera. Le interviste attuali invece le organizzo già pensando a un'imminente trasformazione in video. Comunque non preoccuparti, le trasmissioni di Napoletanissima le ho, sono tante e presto vedrò di pubblicarne una integrale, per la gioia di tutti gli hardcore fan. Per il litigio con Don Luigi devi aspettare, dura un casino di tempo e va assolutamente animato e sottotitolato. Vorrei proporlo in occasione dei tre milioni di visite…
Non sono d'accordo: il contrasto con un intervistatore cosiddetto "colto" fa risaltare ancor più la genuinità del vecchio, e spesso lo rende ancor più focoso e combattivo. La sua non conoscenza, e conseguenti traduzione e interpretazione in un linguaggio a lui più consono di termini e concetti molto "specifici", come quello del "sei politico" creano un gioco di chiaroscuri prima assente, ed oggi molto utile a consolidare il MITO di Zio Peppe !!!
Un altro grande ritorno su questi lidi. Zio Peppe Sorrentino, il venerabile deejay di Radio Jolly, incontra Kuros e Titti per discutere sull’impatto socio-culturale del 1968, l’anno della contestazione giovanile, del rock psichedelico e delle processioni degli studenti che non volevano fare un cazzo. Nulla sfugge all’analisi impietosa del vegliardo, che sui tumulti studenteschi la pensa più o meno come Pasolini quando criticava gli scontri a Valle Giulia. Diffidente nei confronti dei Rolling Stones (strunzi) e dei Beatles (bidoni), Don Peppe sembra invece abbracciare con decisione lo slogan “Make love not war“, specialmente quando rievoca il sessantanove con l’amata Maittella. Ai fotoritocchi, dopo una lunga pausa, il sempre inestimabile Mauro Nicastro!
Commenti
Decisamente, al vegliardo è rimasto più impresso il ricordo del '69….
A casa di Zio Peppe ogni giorno è il sessantotto
Questo è grande.
Zio peppe altro che Gennaro D'auria Tu sei il numero uno senza dite trashopolis nn esisterebbe…. SEI GRANDE GRANDE… GRANDE ASCIONE CONTINUA COSI:::
Siamo i primi a impazzire per Zio Peppe, ma sti' paragoni con Gennaro D'Auria ricordano tanto l'inutile domanda "Vuoi più bene al papà e alla mamma?"…
Vabbè dai Ciro, ha espresso una preferenza.
Ovviamente tra mammà e papà io scelgo "a Pippo Bbaudo!" cit.
Su Zio Peppe non ho nulla da ridire, è simpatico anche a me. Avrà senz’altro la pensione, quindi significa che nella sua gioventù ha lavorato. La stessa cosa non si può dire di altri personaggi che si rubano i domain name altrui per pidocchiarsi qualche euro…
Eh,si sa. Ma purtroppo il provolone non trova da lavorare. C'è la crisi, cerchiamo di capirlo.
Non c'è paragone tra gli aspetti culturali e benefici del 69, contro le processioni sterili dei giovani del 68: il primo, vince di gran lunga.
Come dargli torto?
Titti, contieniti: sei una Signora eh!
Avrei chiesto allo zio Peppe cosa ne pensa dei Grateful Dead e del loro abuso di acido lisergico.
Grazie kuros!
Vogliamo l'uncuuuuut vogliamo l'uncuuuuut
per favore non possiamo aspettare un mese per sentire zio peppe!! intervistatelo più spesso!!
Carissimo Ciro Ascione, io ti apprezzo molto, davvero, e ti ringrazio per l'icredibile lavoro di recupero e valorizzazione che fai, ma perchè non ci passi un po di zio peppe storico? Al posto tuo probabilmente pure io mi divertirei molto a fare le interviste a zio peppe, ma cosi mi sembra un po snaturato, per non dire proprio awwallariato, alla fine si tratta di doppi sensi abbastanza sempli, e tra tutti ivideo che hai passato delle tue interviste a zio peppe non ne riesco a ricordare uno in particolare, li ascolto, mi divertono pure la per la, ma non c'è l'anima genuina dei tempi d'oro. Questo non è avvevnuto ad esempio con gennaro, infatti sto apprezzando molto il lavoro che state facendo insieme tu e il veggente. Insomma vengo con questa mia a chiederti un po + di zio peppe classic, e sopratutto:
PERCHè CAZZO NON HAI ANCORA POSTATO LO SCONTRO FINALE TRA ZIO PEPPE E DON PASQUALE??
Caro nullaemai, sono perfettamente consapevole della mia inferiorità rispetto a spalle storiche di Zio Peppe come Don Pasquale e Don Mario. Però ti invito a dare un'occhiata alle statistiche del canale youtube di Zio Peppe. Ti accorgerai che le interviste che tirano di più sono proprio quelle contemporanee. Se voglio che il personaggio di Zio Peppe continui ad essere un fenomeno virale, devo insistere sulla contemporaneità. Aggiungiamo il fatto che spesso è difficile estrapolare dalle trasmissioni radiofoniche lo spezzone adatto da animare: molto spesso ci sono delle lungaggini eccessive, dei riferimenti incomprensibili a chi non è un jollysta storico eccetera. Le interviste attuali invece le organizzo già pensando a un'imminente trasformazione in video. Comunque non preoccuparti, le trasmissioni di Napoletanissima le ho, sono tante e presto vedrò di pubblicarne una integrale, per la gioia di tutti gli hardcore fan. Per il litigio con Don Luigi devi aspettare, dura un casino di tempo e va assolutamente animato e sottotitolato. Vorrei proporlo in occasione dei tre milioni di visite…
Non sono d'accordo: il contrasto con un intervistatore cosiddetto "colto" fa risaltare ancor più la genuinità del vecchio, e spesso lo rende ancor più focoso e combattivo. La sua non conoscenza, e conseguenti traduzione e interpretazione in un linguaggio a lui più consono di termini e concetti molto "specifici", come quello del "sei politico" creano un gioco di chiaroscuri prima assente, ed oggi molto utile a consolidare il MITO di Zio Peppe !!!
È un meganoide.