Il cuoco, il ladro e Mario Merola
1 Giugno 2011 | Cinema, Cinesceneggiate | CommentiLa dimostrazione che Alfonso Brescia, regista di cinesceneggiate, aveva molto più talento dei suoi colleghi che andavano a Cannes.
leggi tuttoLa dimostrazione che Alfonso Brescia, regista di cinesceneggiate, aveva molto più talento dei suoi colleghi che andavano a Cannes.
leggi tuttoDa L’ultimo guappo, film del 1978 che segna l’inizio della collaborazione tra Alfonso Brescia e Mario Merola. Maestro insuperato nel proferire sentenze, il Re della sceneggiata approda a un disperato panismo accomunando la propria disfatta esistenziale alla sorte di un capitone, che continua a muoversi pur essendo già morto. Perché un pescivendolo sevizia un capitone […]
leggi tuttoMario Merola che parla inglese è più straniante di Papa Ratzi con la voce di Topolino. Da Corleone A Brooklyn (Umberto Lenzi, 1979). English version
leggi tuttoBallata Napulitana (noto anche con il titolo Pè Sempre), diretto nel 1982 dallo specialista in spaghetti western Gianni Crea, è l’unico film del cantante partenopeo Mauro Caputo. E’ l’epoca in cui avviene il passaggio di testimone tra i melodrammi di Mario Merola e le commedie adolescenziali di Nino D’Angelo; equidistante da entrambi i modelli, Caputo […]
leggi tuttoIl bravo Sal Da Vinci è scampato in extremis da un’umiliante eliminazione a Sanremo 2009. A noi comunque piaceva molto di più da piccolo, quando non si faceva scrivere le canzoni dall’orrido Giggi D’Alessio e scorrazzava su due ruote assieme alla sua banda di muschilli. La scena è tratta da Il motorino (Ninì Grassia, 1984) […]
leggi tuttoQualche perla dagli extra del DVD del Latitante (copia rigorosamente abusiva, comprata alla bancarella di Don Salvatore il Chiattone al Mercatino della Duchesca). Il regista Ninì Grassia si fa bello di fronte alle telecamere, spiegando all’intervistatore cosa si provi nel dirigere un action movie, mentre il neomelodico Tommy Riccio cazzeggia alle sue spalle come un […]
leggi tuttoSbaglia chi considera il cinema-sceneggiata un sottogenere primitivo, da affidare all’analisi dell’antropologo più che del critico. Nel 1979, mentre i Tulli Kezich e i Callisti Cosulich si spippolano intensamente con gli ultimi pseudocapolavori dei Taviani e della Von Trotta, un maestro come Alfonso Brescia dirige I Contrabbandieri di Santa Lucia, merola-movie stracolmo di citazioni e […]
leggi tuttoGuai ad essere un bambino buono in un film-sceneggiata, finisci come minimo ammazzato da una raffica di mitra, per permettere a papà di compiere la sua truculenta vendetta. Succede al figlio di Mario Merola in Serenata Calibro Nove, e succede anche al figlio di Mario Trevi, emulo meroliano, in La Pagella, diretto nel 1980 dal […]
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