Se chiedete in giro quali film dei primi anni ’80 hanno immortalato l’esplosione del fenomeno videogiochi, molti vi citeranno Wargames, Tron e Giochi Stellari. Quasi nessuno conosce però questo Joysticks, filmino goliardico straminore diretto da Greydon Clark nel 1983 e mai distribuito in Italia. La storiella, a metà tra Porky’s e Footloose, vede un gruppo […]
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Anche se i cinefili onanisti si ricordano di C. Davis Smith come direttore della fotografia nei noir-erotici della grande Doris Wishman, questo mago delle luci si tolse lo sfizio di dirigere anche qualche film. All my men (1966), storia di una prostituta che prova a dissuadere la sorellina a intraprendere il suo stesso mestiere, rappresenta […]
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Dall’opinabile Wham! Bam! Thank you spaceman di William Levey (1975), distribuito in Italia con l’opinabile titolo Incontri erotici del quarto tipo, eccovi l’opinabile scena di un opinabile alieno alle prese con un’opinabile professionista del sesso. Un classico dell’opinabilità che vi presentiamo opinando che vi opini tutti, opinocchio opinorauti opinomauro. Ringraziamo il nostro nuovo collaboratore Nando […]
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Se negli anni sessanta la ricetta “campo nudista + bestione rattuso” trova la sua massima espressione in The beast that killed women (ma anche The monster of Camp Sunshine non scherza affatto), nel 1974 lo sconosciuto Ray Nadeau cerca di rinnovare la formula con The beauties and the beast. Rispetto a dieci anni prima, qui […]
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Clic (The ultimate degenerate, Michael Findlay, 1969)
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Scena iniziale da Female animal, diretto nel 1969 dal re dei b-movies Jerry Gross. Anche se il film è abbastanza casto, l’intesa tra la ragazza e il micione testimonia l’incredibile libertà presente nella sexploitation. Stilisticamente splendido, Female animal si rifà alle atmosfere di certi thriller italiani per adulti, come Orgasmo di Umberto Lenzi e Nude… […]
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Switcheroo! (1969), turpe e cupa vicenda di donnine allegre risucchiate in una vertigine marinara di sadismo, sopraffazioni e sesso. Film semisconosciuto e ridotto a una mappina dalle pochissime recensioni circolanti. Il regista è tale John Donne, da non confondere con il suo omonimo di Anatomia del mondo, sebbene l’anatomia caratterizzi anche questo film.
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Please don’t touch me (1963), drammone sulla frigidità femminile, sui traumi sessuali e sull’ipnosi terapeutica, diretto da quello stesso Ron Ormond che si barcamenava tra il vaudeville horror (The monster and the stripper) e l’anticomunismo edificante (If footman tire you, what will horses do?). L’ingerenza della suocera nella vita sessuale di una coppia della middle […]
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