23 Novembre 2010 | Film zozzi, Roy Parsifal | Commenti
In “Abuso D’Ufficio” il maestro dell’antiporno Roy Parsifal scaraventa il suo attore feticcio Rocchino nel mondo dei travet e degli impiegati a cottimo, dimostrando per l’ennesima volta l’anteticità tra sesso e libido. Al di là della crudele messa in scena di una mobbizzazione dal sapore kafkiano, la mano di Parsifal si nota nella raffigurazione dell’ufficio: una scenografia astratta e spoglia, che rinuncia a ogni orpello superfluo per riallacciarsi al minimalismo del teatro kabuki.
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