Il sexy orgoglio democristiano

Bisogna riscoprire l’orgoglio democristiano. Lo affermava con coraggio, intorno al 2000, l’avvocato Lucio Varriale, proprietario dell’emittente locale Telelibera, ricordando agli spettatori che il partito dello scudo crociato cammina “all’interno di una grande dottrina, che è la dottrina sociale della Chiesa“. La trasmissione è Strip Politique, in diretta dalla porno-discoteca Femina di Via Caracciolo; dallo stesso pulpito il socialista Antonio Simeone tesseva l’elogio di Craxi e il monarchico Mario Isernia ribadiva la necessità di battersi per una Napoli europea. L’intervento di Varriale ha comunque una marcia in più, dato che testimonia la profonda simpatia che la Chiesa Cattolica ha sempre riservato alle donne un po’ esuberanti, da Maria Maddalena a Rosy Bindi, da Giovanna D’Arco a Sandra Mastella. Piccola nota quasi insignificante: l’avvocato Varriale è stato il protagonista dello scandalo Themis, un complicato intrigo di truffe assicurative, squadre di pallanuoto, mandolini e putipù. Possiamo comunque fidarci di lui, dato che duemila anni di dottrina ecclesiastica e sessant’anni di egemonia democristiana non sono pizza e fichi.

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