Mino Di Torre – Il lamento della lumaca
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Ci sono artisti che, pur comparendo in TV una sola volta, non si dimenticheranno mai. E’ il caso di questo Mino Di Torre, visto su Tele Torre una sera del 1998 e poi caduto in un immeritato oblio. Non sappiamo dire se ci impressiona di più il look androgino (giubbottino alla Fonzie e pantalone rosa-shocking da pink lady di Grease) oppure la voce suadente e confidenziale, da crooner d’altri tempi. Ci auguriamo che Di Torre abbia almeno proseguito la carriera di autore: “Vorrei ricordare che il prossimo disco di Franco Calone ci sta una canzone mia dentro, che io scrivo anche autori Calone“.
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Parla una lingua indubbiamente colta: “che io scrivo anche autori Calone”
Ché è usato con valore causale (come nella frase: presto ché è tardi) e autori è dativo singolare di autor, autoris, quindi tutto si spiega.
A proposito di questi giovani di belle speranze… kuros quando ci butti sul blog quella deliziosa cantantella che non mi ricordo come si chiamava, ma cantava tipo"cossuo sguaddo di chiaccio io non so se glipiaaacciooo" e "ie me voglie mettere-a-ffa-ammore… come devo fagglielo capiiiireeeee" il tutto in una dodecafonia deliziosa per le recchie?
C'è di peggio nel cosiddetto settore professionale (Gigi D'Alessio su tutti).
E'decisamente da repertorio classico.Dove si vedono più sti tipi acqua e sapone come mammà gli ha fatti?E' da ammirare,pantaloni rosa a parte, il classico giubbottone di tutti i giorni, con le tasche stracolme di fazzoletti di carta usati, e di biglietti della circumvesuviana ancora più usati.E cosa dire poi dei capelli tipo bebè con la fila al lato? Oggigiorno neanche Gaetano Gargiulo oserebbe tanto.
Aveva l’ influenza ,e aveva deciso di uscire di casa in pigiama.
Io, ragazzi, sono attonito.Dove sono stato in tutti questi anni? su Marte?Come ho fatto senza Mino fino ad oggi?….BLAM….
La sua espressione malsana mi ricorda un pò il leggendario Peter Bark de “Le Notti del Terrore” di Andrea Bianchi…