L’orgia dei morti di Ed Wood

C’è sempre qualcosa di commovente nel cinema di Ed Wood. Tim Burton, nella sua meravigliosa biografia del “peggior regista di tutti i tempi“, ci ha dimostrato che non ci sono troppe differenze tra Ed Wood e Orson Welles. L’unica differenza tra i due è che il primo era disgraziatamente privo di talento, il secondo era un genio. Ma entrambi condividevano la stessa idea di cinema indipendente, lo stesso approccio anarchico al set, la stessa capacità di improvvisare. Il film di Tim Burton si ferma al 1959, l’anno in cui Wood realizza il glorioso Plan 9 from outer space con Bela Lugosi. In seguito la carriera di Wood fu ancora più iellata, con il regista che annaspava nel cinema nudista e che alla fine si dedicò all’hardcore. La scena che vedete è tratta da Orgy of the dead (1965), scritto e ideato da Wood ma firmato da tale Stephen C. Apostolof. Non è il solito film nudista, anzi. C’è tutto il gusto di una scenografia da classico horror della Universal, anche se messa in piedi con quattro soldi. C’è l’indovino Criswell, attore feticcio di Wood, nella parte del Signore Dei Morti. Ci sono i mascheroni di cartapesta. E c’è un delizioso numero di bondage, con una donna-gatto in topless che esce dalla tomba per essere frustata e ballare sulle note di un’assurda canzoncina.

Commenti FB

commenti