Il capezzolo dello Yeti

  • Gianfranco Parolini è un piccolo maestro del cinema di genere, che ricoprirà sempre un posto speciale nel nostro cuoricino per aver dato vita alla saga dei Tre Supermen, per aver diretto il grande Yul Brynner nell’ottimo western Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di… e per averci deliziato con I dieci gladiatori, uno dei peplum più spassosi della storia del cinema italiano. Nel 1977, dopo il remake miliardario di King Kong ad opera di John Guillermin e Dino De Laurentis, anche Parolini (che spesso si firmava con lo pseudonimo Frank Kramer) volle realizzare il suo film di mostri, dal roboante titolo Yeti, il gigante del XX secolo. Solo che i soldi non c’erano, e di far costruire a Carlo Rambaldi un pupazzo alto venti metri non se ne parlava proprio. Parolini rimediò chiamando un giovanottone di nome Mimmo Crao (che poco tempo prima era stato l’apostolo Taddeo nel Gesù di Nazareth di Zeffirelli) e truccandolo da gigante dell’Himalaya. Poi realizzò gli effetti speciali con la solita sovrapposizione di negativi che caratterizza tanta fantascienza poveristica. La distribuzione fu memorabile, roba da William Castle degli anni d’oro: in alcuni cinema venne esposto un ditone di plastica lungo ottanta centimetri, con sopra la targhetta “Dito mignolo dello Yeti“. Benché si trattasse del classico spettacolo per famiglie, il film di Parolini resterà negli annali del trash per la meravigliosa sequenza in cui una giovane Antonella Interlenghi sfiora il capezzolo dello Yeti, scatenando nel gigante una reazione imprevista. Il film piacque moltissimo in India, tant’è vero che nel 1991 i gli autori bollywoodiani Shyam e Tulsi Ramsay ne girarono un remake, dal titolo Ajooba Kudrat Ka (Il magnifico guardiano).

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Commenti

  • Gennaro 48 il 27-03-2008 alle 01:11

    Il capezzolo si è visto, che è successo ai piani bassi?

  • Romanticona il 27-03-2008 alle 01:43

    E non so che darei per fare due chiacchiere con Parolini, anche telefonicamente.

  • Cuozzo fritto il 27-03-2008 alle 02:32

    E' lui, Tony Brina!

  • Eraserhead il 27-03-2008 alle 02:35

    Sempre detto io che nel Gange deve esserci qualche sostanza strana….

  • claudia il 27-03-2008 alle 12:50

    ammazza che brutto.

  • Verde natura il 27-03-2008 alle 18:46

    Nei tempi in cui i Maschi venivano dalla Sardegna.

  • Luigi il 28-03-2008 alle 01:50

    Il ragazzino è quello che se la spassa di più!

  • Calvino il 28-03-2008 alle 02:02

    Lo Yeti, il grande dimenticato.

  • Giovanni Natoli il 29-01-2009 alle 02:20

    p.s.:mimmo crao appare anche su 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino, nello sketch col grande Marty Feldman

  • Anonymous il 21-01-2010 alle 18:15

    A Roma, sulla Standa di Corso Francia, misero un pupazzone dello Yeti del film in una enorme gabbia. Era un mito!

  • Yeti, ti amo | Trashopolis il 07-05-2013 alle 15:44

    […] lo Yeti di Gianfranco Parolini era stata la risposta all’amatriciana al King Kong di John Guillermin, […]