Una Emmanuelle di contrabbando


  • Cesare Canevari, il geniale regista che ci ha mostrato le prodezze erotiche del nano Franz Drago in La principessa nuda, si cimenta (senza autorizzazione) con il mito di Emmanuelle. L’anno è il 1969, il romanzo della Arsan è un best seller ma nessuno ne ha tratto ancora un film (ci penserà Just Jaeckin nel 1973) e il buon Canevari decide di mollare una Emmanuelle di contrabbando al pubblico pagante. Dirige così Io, Emmanuelle, un film dove la protagonista (interpretata da Erika Blanc) ha lo stesso nome dell’eroina del libro, ma vive avventure del tutto diverse. La Arsan si incazza e fa causa alla produzione. Risultato: i futuri cloni di Emmanuelle dovranno chiamarsi Emanuelle, con una sola emme. Non siamo propriamente nella serie zeta: nel cast ‘è un grande come Adolfo Celi, la musica è dell’ottimo Gianni Ferrio e Mina canta la canzone che accompagna il film. Io, Emmanuelle resta comunque un prezioso reperto di quell’atmosfera acida e cervellotica che accompagnerà il cinema erotico degli anni settanta. E quanto gongoliamo pensando alla frustrazione del rattuso medio che, assistendo a questa scena, immaginava sviluppi ben diversi.

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Commenti

  • Gennaro 48 il 06-09-2008 alle 00:55

    Ma perchè gliela dava se lo schifava?

  • Luigi il 06-09-2008 alle 01:26

    Lei ha l'aria della rompicoglioni.

  • Anonymous il 06-09-2008 alle 02:32

    Ciro "cheffaccio"? preferisci ti scriva in privato o continuo qui?(grazie per aver chiarito nonchè difeso, nel dubbio, la mia posizione)-Massimo-

  • Kuros il 06-09-2008 alle 02:34

    Massimo, non c'è problema. Se vuoi scrivermi in privato, scrivimi in privato. Se vuoi scrivermi qui, scrivimi qui.

  • Harakiri il 06-09-2008 alle 02:42

    Il filmato è inaspettatanente profetico sulla futura crisi dell'Alitalia…

  • Ermes il 06-09-2008 alle 15:57

    ciao kuros, che ne dici di aggiungerci tra i link?