Lo strano caso di Giuseppe Junior
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Torna Giuseppe Junior, il neomelodico baby che ci ha parlato di sesso prematuro (‘A minigonna), di fidanzamenti in casa con donne di quarant’anni (‘A guagliona da’ Smart) e di faide familiari con annesso omicidio (Nun o dicere cchiù). L’ottimo Giuseppino ci ha dimostrato che 12 anni bastano e avanzano per condurre un’esistenza da viveur dal coltello facile. Il suo nuovo brano, intitolato Carcere, segna però una svolta. Visibilmente cresciuto e un po’ appesantito nel fisico, Giuseppe Junior si dedica infatti a tematiche più consone alla sua età come i furtarelli e la detenzione in riformatorio. Simile al Benjamin Button del racconto di Fitzgerald, l’artista sta percorrendo al contrario le tappe della propria evoluzione umana e culturale; nulla di più facile che tra una decina d’anni ce lo ritroveremo adulto allo Zecchino D’Oro.
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Una perfetta famiglia di bignè.
avevo pensato di suggerirvelo….avete fatto prima di me!grandi!
Che ha da temere la mamma di Giuseppe…al massimo qualche furto di mortadelle.
Bau bau.
Come disse Heliot :”Nessuno può essere saggio a stomaco vuoto”.
Un augurio di “presta libertà” a Giuseppe Jr. con un”abbraccio circolare” a tutti i detenuti del riformatorio.
Geniale!
Un bacione a Ciro da Rory e tutta la Scuola di Giornalismo di Salerno!
Rory, alla scuola di giornalismo di Salerno c’è pure Mara?
Era giusto che nel percorso formativo di Giuseppe Junior ci fosse anche questo passaggio. Il prossimo sarà Giuseppe piccolo latitante.