Il cazzo pupazzo

Dopo le avventure di Cicciolina rivisitate in stile Supergulp, è il momento di presentarvi un altro pornofumetto. Si tratta de Il cazzo pupazzo, apparso nel febbraio 1984 sul giornalino Malavita Internazionale della Edifumetto (la casa editrice delle gloriose vampire Jacula, Sukia e Zora). In realtà questa storiella autoconclusiva, che si sviluppa nell’arco di 16 pagine, ha ben poco di porno: solo tre vignette in cui la protagonista Jeanne Clere (sic) si serve di un feticcio similvudù come coadiuvante dell’amore solitario. Tutto il resto del racconto mette in scena le incomprensioni tra l’eroina e il suo stronzissimo datore di lavoro Francois, che ignora le profferte amorose di Jeanne Clere e scambia un innocuo cazzo pupazzo per uno strumento di morte. L’anonimo autore del fumettazzo sembra dribblare volutamente ogni situazione piccante per deviare, senza alcun motivo, verso il mistery e il racconto poliziesco. Occhio al maresciallo con la faccia da topo!

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