Da una videocassetta stravecchia (riserva 1989) estrapolata dalle cantine del nostro cumpariello Pino Di Maio, spunta fuori questo Uffa uffa di Loredana Morgana, cantante partenopea di cui si sono perse le tracce. Se il titolo plagia Bennato, il brano invece narra la giornata-tipo di una casalinga frustrata, alle prese con arrosti bruciati, elettrodomestici guasti e un cucù che segna istericamente le ore. La Morgana vagheggia una fuga rilassante alle Antille ma trova una valvola di sfogo più concreta nella faida vaiassesca con la vicina di casa (“quann scengo mmiez ‘e scale / cap e muro ‘a faccio fà!“). Scenografia da show del sabato sera, con l’ambiente domestico rievocato soltanto da una piccola lavatrice sullo sfondo.
Da una videocassetta stravecchia (riserva 1989) estrapolata dalle cantine del nostro cumpariello Pino Di Maio, spunta fuori questo Uffa uffa di Loredana Morgana, cantante partenopea di cui si sono perse le tracce. Se il titolo plagia Bennato, il brano invece narra la giornata-tipo di una casalinga frustrata, alle prese con arrosti bruciati, elettrodomestici guasti e un cucù che segna istericamente le ore. La Morgana vagheggia una fuga rilassante alle Antille ma trova una valvola di sfogo più concreta nella faida vaiassesca con la vicina di casa (“quann scengo mmiez ‘e scale / cap e muro ‘a faccio fà!“). Scenografia da show del sabato sera, con l’ambiente domestico rievocato soltanto da una piccola lavatrice sullo sfondo.
Commenti
Applausi!
uanemabell' geniale !
eccezion fatta per la capigliatura noi ci vediamo una controfigura sbiadita della rita Pavone. No?
Puro trash….