In “Allagami il buco”, il Maestro dell’Antiporno Roy Parsifal radicalizza la lezione del Godard degli anni settanta (il cinema che – anziché mettere in scena un qualcosa – documenta con freddezza il lavoro concreto che soggiace alla messinscena).
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Scena da Passaggi dagli sconosciuti di Eros Cristaldi, sublime esempio di porno-nonsense già immortalato sulle nostre pagine. Nella prima parte del filmato, due maschi adulti non si accorgono di un’evidenza che sarebbe palese persino alla Pimpa, ovvero di quale sia il mestiere esercitato dalla signorina raccolta sul marciapiede. Segue un clamoroso e immotivato scatto d’ira da parte di uno dei due.
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“Passaggi dagli sconosciuti” di Eros Cristaldi, risposta di alto valore civile alle menzogne di Studio Aperto sulle presunte violenze sessuali dei rumeni contro le donne italiane.
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Ogni prodotto culturale ha la propria nemesi. Il ricordo del bellissimo Le iene (Reservoir Dogs) di Quentin Tarantino è stato cancellato, nell’immaginario comune, dall’omonimo programma di Italia Uno. Ora ci auguriamo che Le iene dalle palle piene di Eros Cristaldi riescano a soppiantare nella mente degli italiani gli alfieri del giustizialismo made in Mediaset.
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Altra fondamentale sequenza di Salutam a soreta di Eros Cristaldi, porno semiamatoriale condito di suggestioni teo-filosofiche. Una lettura del Vangelo (Luca, 2:25-29), con imprevedibile scarto, si trasforma in una transazione economica (“50 euro per una pippa”). L’istruzione secondo Mariastella Gelmini.
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“Il bosco dei cornuti”: il maestro dell’antiporno Roy Parsifal si cimenta con il logoro cliché del cuckhold, dell’adultera e del bull, ma solo per enfatizzarne l’assoluta macchinosità. L’autore dà sfogo alla sua vena più surreale, rinforzata da una recitazione straniante che fa pensare a Brecht riletto da Godard.
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Scena di seduzione, tra il clinico e il confidenziale, da Salutam ‘a soreta di Eros Cristaldi (titolo incomprensibile, dato che nessuno dei personaggi del film è napoletano). Magnetica l’interpretazione della protagonista femminile, che ripete “Bè” a ogni battuta, come il Giancarlo Antognoni di trent’anni fa alla Domenica Sportiva. Il pornoattore vanta una vaga somiglianza con il cantante Emanuele Caianiello, ma possiamo assicurarvi che non è lui.
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Il pornodivo Franco Trentalance si dedica alla regia, manifestando un’insolita tendenza alla predica. In questo Moralità corrotta, nei pochi fotogrammi che intervallano le diverse ingroppate, l’autore non perde infatti l’occasione di lanciare i suoi strali contro la corruzione dilagante.
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